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La sindrome di Alice nel Paese delle meraviglie

La sindrome di Alice nel Paese delle meraviglie, in inglese AIWS (Alice In Wonderland Syndrome), è una rara condizione neuropsichiatrica che ha come sintomi principali una percezione distorta del proprio corpo,  allucinazioni visive ed una percezione alterata dello scorrere del tempo. 

Il nome di questa sindrome, (conosciuta anche come  Sindrome di Todd o allucinazioni lillipuziane) deriva dal celeberrimo romanzo “Alice nel Paese delle meravigliedi Lewis Carroll, in cui la protagonista, Alice, dopo aver bevuto e mangiato alcune sostanze, inizia a trasformarsi, diventando a volte minuscola, a volte gigantesca.

L’attenzione verso questa malattia è nata dallo psichiatra inglese Todd verso la metà del 1900, dopo aver scoperto che alcuni suoi pazienti affetti da attacchi emicranici e da crisi epilettiche, presentavano anche delle alterazioni percettive, ovvero delle allucinazioni, relative alla grandezza degli oggetti, all’orientamento nello spazio e alla percezione tattile. 

Infatti, uno dei sintomi principali e maggiormente fastidioso di tale sindrome, è l’alterazione della propria immagine corporea; le dimensioni e le forme del corpo possono sembrare molto diverse da come si è in realtà. Anche la percezione della dimensione e della distanza degli oggetti può risultare molto diversa dal vero; oggetti e persone possono sembrare molto più piccoli o molto più grandi.

Talvolta, anche la percezione dello scorrere del tempo può essere alterata; alla persona affetta da questo tipo di allucinazioni potrà sembrare che il tempo scorra molto lentamente. 
Altri sintomi minori e meno comuni possono essere: mancanza di coordinamento, difficoltà nel muovere gli arti, perdita di memoria a lungo termine e una sensazione persistente di essere ascoltato, osservato o toccato.

Sono molte e varie le cause che possono portare alla manifestazione di tale sindrome, spesso temporanea. Tra le più comuni vi sono: alcune forme particolari di emicrania; le crisi epilettiche; la presenza di un tumore cerebrale; l’intossicazione da sostanze psicoattive, nello specifico da allucinogeni, cannabinoidi ed amfetamine.

In generale, sappiamo ancora poco sulle cause specifiche di tale rara condizione, ma si ipotizza che possa essere causata da un’anormale attività elettrica che altera il flusso sanguigno nelle aree del cervello che elaborano la percezione visiva. 

Lo sapevi che:

  • Dai diari di Lewis Carroll emerge che egli stesso soffrisse di gravi emicranie, con sintomi simili a quelli della sindrome di Todd, cioè allucinazioni visive che regolarmente sperimentava. Pare infatti che lo scrittore usasse tali esperienze come fonte di ispirazione per alcuni passi del suo romanzo più celebre. Tra tutti, il riferimento più esplicito a quello che potrebbe essere un fenomeno allucinatorio, lo troviamo nel momento in cui Alice mangia un pezzo di amanita muscaria, descritto nel libro come “un fungo rosso e bianco”, dalle note proprietà psicoattive, che le consentirà di cambiare dimensione a piacimento.
  • Il termine “lillipuziano” deriva dal romanzo di Jonathan Swift, “I viaggi di Gulliver” in cui il protagonista approda in un una città di nome Lilliput i cui abitanti sono alti tutti circa 15 cm. In confronto a loro, Gulliver si percepisce e viene visto come un gigante; da qui l’associazione con questo tipo di sindrome che comporta una percezione distorta del proprio corpo e delle proporzioni spaziali del mondo esterno.

Dubbi e domande:

Anonimo,
Ho sentito che la marijuana ti rende molto creativo, è vero?…
Mario, 23 anni
È illegale coltivare i “funghi magici” in Italia?…


La famosa scena del film animato “Alice nel paese delle meraviglie” in cui la protagonista mangia un funghetto…