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I farmaci usati per l’ADHD

Il Disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD) è uno dei disturbi neuropsichiatrici più frequenti ad esordio in età evolutiva, caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che compromette numerose tappe dello sviluppo e dell’integrazione sociale dei bambini. I farmaci che vengono utilizzati per questo l’ADHD sono principalmente stimolanti che favoriscono la concentrazione e di conseguenza permettono buoni risultati scolastici migliorando le relazioni nella vita sociale.

Tra questi farmaci il più famoso è il metilfenidato (Ritalin) utilizzato per bambini e adolescenti di età compresa fra i 6 e i 18 anni. È una molecola dotata di attività psicostimolante, capace di migliorare l’attenzione e la concentrazione, riducendo al contempo i comportamenti impulsivi dei pazienti affetti da questa sindrome. Il metilfenidato è una variante dell’anfetamita classificata sul sito dell’ AIFA come sostanza stupefacente e psicotropa ad alto potenziale di abuso.

L’uso del farmaco, è stato recentemente oggetto di dibattito nella comunità scientifica internazionale e in particolare negli Stati Uniti in conseguenza di un eccessivo ed irrazionale aumento delle prescrizioni. Sembra essere difatti prescritto con facilità non solo a bambini e adolescenti con problemi di concentrazione a scuola, ma anche a persone adulte sul lavoro. Si è parlato spesso in letteratura di diagnosi errate e troppo generalizzate.

L’abuso di questi psicostimolanti sembra essere dovuto all’uso versatile del farmaco per migliorare le prestazioni cognitive al netto di una difficoltà effettiva. Quindi prendere voti alti, essere più veloci nei compiti in classe, produrre di più sul lavoro e riuscire a stare svegli molte più ore del normale.
Nella maggior parte dei casi viene inalato, più raramente fumato o iniettato in vena. L’inalazione permette di avere un effetto immediato.

Come ogni sostanza stupefacente potrebbe avere gravi effetti collaterali come rischi cardiovascolari e fenomeni psicotici, oltre allo sviluppo di forme di dipendenza. E le compresse di Ritalin sono da anni nell’occhio del ciclone perché danno assuefazione e potrebbero modificare tratti di personalità fino al punto che chi le assume può cadere in forti depressioni con manie suicide.
Inoltre potrebbe causare dolori di stomaco, cefalee, nervosismo, insonnia, capogiri, nausea e contrazioni involontarie; tic nervosi cronici noti con il nome di sindrome di Tourette.
In alcuni paesi viene commercializzato e venduto in maniera illegale. Tritate e ridotte in polvere le pillole di Ritalin vengono vendute dai ragazzi nelle scuole e nei campus universitari al posto della cocaina.

Lo sapevi che:

  • In Italia il farmaco è stato registrato nel 1958, e fu ritirato poi nel 1989 su decisione autonoma della casa produttrice. Nel 2001 la Commissione unica del farmaco ne ha deliberato la sua reintroduzione, a condizione che avvenga in centri specializzati in collaborazione con le Regioni e nell’ambito di un piano terapeutico più vasto. Finora però, non avendo avuto il via libera alla commercializzazione (richiesto a partire dal 2004 dalla multinazionale farmaceutica Novartis), il farmaco si poteva reperire solo su importazione dall’estero.
  • Viene anche chiamata “pillola dell’obbedienza” perché è attiva nel tranquillizzare i bambini iperattivi e disattenti.
  • Nella pubblicazione della Gazzetta Ufficiale n. 263 del 04/11/2021, a partire dal 05/11/2021, è autorizzato un nuovo schema posologico di Medikinet (metilfenidato a rilascio modificato) nell’adulto che ha iniziato il trattamento prima del compimento dei 18 anni.

Dubbi e domande:

Anonimo, 15 anni
Ci sono droghe che aiutano a migliorare lo studio e la memoria?…


In questa puntata dei “Simpson” Homer somministra sostanze stupefacenti a tutti gli abitanti della città sotto forma di bevanda…