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Come si lavano le mani? Oggi il professore è Nicolò

Sfregare prima le mani sotto l’acqua con il sapone, far scivolare poi la schiuma tra le dita e strofinare bene il palmo e il dorso, senza dimenticare di pulire anche le unghie e i polsi. Infine, risciacquare tutto sotto l’acqua corrente dopo aver contato fino a venti. È serissimo Nicolò, un bambino di 7 anni con un disturbo dello spettro autistico, pronto a mostrare in un video diretto a tutti i bambini come si lavano le mani in occasione della Giornata mondiale.  Nicolò è inserito da tre anni nel nel progetto Tartaruga dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma. “All’inizio della quarantena- racconta la madre alla Dire- ho insegnato a Nicolò a lavarsi le mani per combattere questo virus. Allora abbiamo deciso di fare un video per mostrare a tutti i bambini come difendersi dal Covid-19 attraverso il lavaggio delle mani”. Perché l’imitazione è la prima forma di apprendimento: “Ho prima mostrato a mio figlio come mi lavo le mani e poi lui lo ha imparato e adesso lo fa da solo”. Nicolò e la mamma non escono spesso, ma quando capita lui “non tocca nulla, spinge il bottone dell’ascensore con il gomito e indossa la mascherina e al rientro a casa si lava le mani”. Nicolò è un bambino “affettuoso, molto intelligente e non ha nessun problema a livello sociale. Sa, però, che adesso più che mai deve mantenere le distanze sociali”, conclude la madre.