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Mi sento sempre tanto trattenuta e non riesco a lasciarmi andare tanto…

Mi vedo da un po’ di tempo con un tipo. Nonostante abbia 25 anni non sono mai stata fidanzata “ufficialmente” con nessuno. Ho sempre avuto delle frequentazioni, alcune più lunghe altre più brevi. Non ho mai detto nulla ai miei di quando frequentavo qualcuno, anche perché non saprei come dirlo. A volte ho imbarazzo, altre volte paura. Non so, mi sento a disagio o in ansia. Solo una volta ho detto ai miei mentre si scherzava a tavola che c’è un ragazzo che è mio amico che forse nutre un interesse nei miei confronti. E mi hanno subito chiesto di dove fosse, come si chiamasse nome e cognome. Ho semplicemente detto la provenienza quella volta, senza aggiungere altro. In generale non vorrei dire magari il cognome perché boh, magari vanno a chiedere informazioni in giro o magari mia sorella sentendo il suo cognome potrebbe sbirciare sul suo social e riferire tutto ai miei di eventuali post, storie o foto. Secondo voi è normale dare nome e cognome ai propri genitori di qualcuno che si sta frequentando? Cosa sarebbe più giusto fare? I miei ad oggi non sanno nulla di questo ragazzo. Però a volte temo che se glielo dicessi magari sarebbero più sull’attenti, magari pretenderebbero che torni più presto, magari si fanno film assurdi mentre sanno che stiamo insieme. Se ad esempio devo uscire non mi sentirei tanto spensierata perché so che i miei sanno che magari sto uscendo con lui. Al tempo stesso se immagino di dover presentare ai miei un mio eventuale fidanzato questo mi genera ancora più imbarazzo e ansia. Non avendolo mai fatto non saprei come vivermi quel momento…e non so se avrò mai il coraggio di fare questo passo. Essere fidanzati comporta una serie di cose che a volte vedo come un peso o responsabilità troppo forti. Ad esempio so già che i miei non apprezzerebbero che io dormissi da lui per esempio, ci sono una serie di pensieri e di idee che ho dei miei genitori che mi portano ad andare in paranoia e magari pensare che delle idee dei miei possano far allontanare un ragazzo. Semplicemente perché magari non vogliono che dorma a casa di lui ad esempio o ad esempio i miei non sono amanti di smancerie, quindi indirettamente spesso nei discorsi emerge come una coppia un po’ affettuosa davanti ai propri genitori non apprezzerebbero la cosa. Quindi immagino tante situazioni dinanzi alle quali un fidanzamento potrebbe mettermi e vado in agitazione ancor prima di vivere quelle stesse situazioni. E se un giorno il mio ragazzo volesse darmi un bacio davanti a loro? Dovrei bloccarlo o dirgli di evitare davanti ai miei? E se un giorno mi beccassero in atteggiamenti affettuosi mentre ci scambiamo delle coccole magari per strada? Vorrei tanto sapere da voi come affrontare queste situazioni e soprattutto vorrei potermi fidanzare, vivere liberamente il mio rapporto, rispettando comunque la mia famiglia, in fin dei conti viso sotto lo stesso tetto dei miei e quindi mi sento di dover portar loro rispetto. Quindi se i miei ad esempio non apprezzano che dorma a casa di un ipotetico mio ragazzo io non lo farò e non ci vedo nulla di sbagliato in questo. Ci tengo all’opinione dei miei genitori. Però è anche vero che a volte penso di dovermi limitare nelle cose per non deluderli, per rispettarli, per non sentirmi giudicata e per evitare delle scenate davanti al mio lui. Delle volte i miei sin da piccola mi rimproveravano anche davanti agli altri e questo a volte mi faceva sentire umiliata. Il fatto di venire in un certo senso ripresa davanti al mio ragazzo mi creerebbe un certo disagio perchè magari so che non sarebbero tanto contenuti nei modi “di sclerare”. Con questo non voglio assolutamente dire che i miei siano dei genitori che non mi permettono di fare nulla, anzi. Però non so perché nella mia testa ho l’impressione che se sapessero che fossi fidanzata o che mi sto vedendo con qualcuno sarebbero un po’ col fucile spianato nei miei riguardi, su orari, cosa faccio, cosa non faccio, con chi esco. Anche la cosa del cognome, non so…vorrei evitare di dirlo. Non vorrei che mia sorella vedesse delle cose di me e lui, magari di nascosto. Non siamo nemmeno fidanzati ad oggi. A volte è come se volessi scindere due me tra io figlia e io ragazza fidanzata. Come se non volessi quasi “rovinare” o “sporcare” il rapporto da figlia che ho con i miei. Forse per i miei sapere che ho un fidanzato è segno di cambiamento e io non vorrei questo cambiamento. Resterei comunque figlia. Però ecco non vorrei che l’ingresso di un “estraneo” possa rompere la mia routine, le mie abitudini, guardare le partite con mio padre, fare delle cose con loro. Vorrei comunque poter continuare ad essere vista nello stesso modo dai miei. Anche loro son stati fidanzati, hanno avuto le loro esperienze, ma non so se questo abbia cambiato il rapporto con la famiglia. Ci tengo a loro e l’idea di crescere, un po’ mi rattrista o mi fa venire nostalgia del passato e rivivo spesso nostalgicamente tanti momenti passati insieme. Non li vivo però come solo come bei ricordi, ma in modo molto nostalgico. Forse troppo. Forse è proprio per questa paura del cambiamento o della rottura della routine che ho paura a fidanzarmi davvero con qualcuno. Penso ai miei, a cosa potrebbero pensare, a loro che non mi concedono di fare qualcosa e a questo punto preferisco non vivermi appieno una storia piuttosto che buttarmi e seguire i miei sentimenti. Mi sento sempre tanto trattenuta e non riesco a lasciarmi andare tanto. Riesco solo a farlo quando siamo solo io e il ragazzo. Solo il quel momento. Se mi immagino davanti ai miei so che sarei tanto trattenuta e pensarmi in quella situazione è per me motivo d’ansia, quindi la evito. Dovrei invece fare questo passo secondo voi se ci sarà un fidanzamento?

Anonima, 25 anni


Cara Anonima,
forse hai centrato la riflessione nel momento in cui senti questa scissione tra essere figlia e essere fidanzata. Ti sembrano due status in conflitto, ma in realtà sono parte della tua crescita individuale. Non si rinuncia mai a nulla ma le diverse parti si integrano in un processo di crescita. Diventare grandi spaventa? Assolutamente si, ma è un processo inevitabile e che in realtà porta con sè delle grandi scoperte. Il problema forse non è la relazione, la presentazione ma ci sembra centrale la dipendenza al giudizio e alle aspettative altri. Ci sembra come se senza quella approvazione o identificazione ti sentiresti completamente persa. Hai 25 anni e tutti i diritti a mantenere la tua privacy, a gestire i tuoi tempi, a fare le tue valutazioni, a scegliere quali siano i tuoi bisogni e desideri. Centrale non è il rapporto con l’altro ma proprio la delusione che senti nel momento in cui ti rendi più autonoma e indipendente. Potrai mantenere i tuoi momenti di condivisione familiare senza necessariamente annientare i tuoi bisogni o i tuoi spazi intimi. Puoi affermare le tue idee, seppure discostanti dai tuoi. Stai cercando la tua strada e a volte magari si cambia più volte opinioni non per incoerenza ma perchè si ha bisogno di sperimentarsi, perdersi e ritrovarsi.
Prova a riflettere su cosa tu hai bisogno in questo momento.
Torna a scriverci se ne sentissi il bisogno.
Un caro saluto!