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Come si lavora assieme all’asino?

Tutte le risposte nel libro IdO per bambini

“Se per la prima volta vi trovaste davanti a un grande asino, lento e buffo, cosa provereste? Per un bambino dev`essere un`esperienza unica, deve segnare un punto di svolta, un`apertura verso un intero mondo da esplorare. L`asino mette in campo se stesso con la capacita` di contenimento emotivo che viene dal suo corpo da scalare, una grande massa in movimento lento, senza brusche e inattese invasioni. Il suo carattere, naturalmente curioso, permette di iniziare un`interazione ben prima del contatto, attiva canali comunicativi che trascendono le abituali regole di reciprocita` e consentono il passaggio all`ascolto sensoriale. Il dialogo che si crea riempie gli spazi di attesa necessari per conoscersi, per trovare un piano di scambio e adattamento”. Inizia cosi` il piccolo libricino illustrato `1,2,3,… Nuvola!` (Magi edizioni), scritto per i bambini dalla psicomotricista e logopedista Simona D`Errico, dall`educatrice e coadiutrice dell`asino Carla Rende e dalla psicoterapeuta Mariallegra Mancusi, con la partecipazione di Valeria Rotti, assistente educativo culturale. 

L`obiettivo e` parlare ai piu` piccoli con un linguaggio semplice: “Poche pagine, da condividere con i genitori, che rendono visibile, attraverso disegni e piccole storie, cio` che avviene nel `tondino` che abitiamo quotidianamente con asine e bambini”. Alla base di questo testo c`e`, infatti, la volonta` di “testimoniare l`esperienza accumulata negli anni nell`ambito del modello DERBBI – Progetto Tartaruga per l`autismo dell`IdO. Un progetto di ampio respiro- spiega D`Errico alla Dire- all`interno del quale la responsabile del servizio Terapie dell`IdO, Magda Di Renzo, in affiancamento alle terapie gia` in essere, ha creato un percorso di attivita` assistita con gli animali. È stato scelto l`asino perche` e` un animale tranquillo, mansueto, molto lento, utile per noi che in questo progetto lavoriamo sull`aspetto relazionale del bambino. Per questo motivo abbiamo posto l`asino come mediatore della relazione con il bambino”, chiarisce la psicomotricista.   Il protagonista del libretto e` proprio il bambino. “Ci aiuta a raccontare, pagina dopo pagina, quali siano le attivita` previste dal nostro percorso. Poniamo l`attenzione, in particolare, sulle strategie che mette in atto per avvicinarsi ed entrare in contatto con le nostre amiche asine”. Con `1,2,3…Nuvola!` l`IdO dimostra che i piu` piccoli “sentono benissimo questo spazio condiviso nell`incontro tra molteplici soggettivita`. Sentono il timore, il loro, ma anche quello dell`animale, la timida accettazione di una nuova relazione con l`altro da accogliere nel proprio spazio vitale. L`asina Nuvola e` la protagonista della nostra storia- si legge nell`introduzione del libello- e` lei che, nell`attivita` assistita con gli animali, ci permette di materializzare un nuovo spazio terapeutico e di sperimentare il nostro approccio basato sulla mediazione corporea, una dimensione adatta ai nostri piccoli pazienti”.   Considerate le tipiche difficolta` di relazione dei bambini con disturbi dello spettro autistico, l`animale viene inserito come mediatore e facilitatore della comunicazione per favorire un approccio globale in linea con l`intervento attuato nell`ambito del modello DERBBI Progetto Tartaruga. Il progetto, fortemente pensato e voluto da Di Renzo, e` ormai attivo da piu` di 15 anni e ha voluto mantenere questa denominazione come avviso ai genitori, e non solo, che il tragitto da percorrere puo` essere anche molto lento, oltre che impegnativo, ma che puo` consentire significativi raggiungimenti. “In questa storia cerchiamo di rispondere alla domanda che spesso ci fanno, sia i genitori sia i diversi operatori: `Che cosa fate con l`asino?`. 

Per noi, questa domanda andrebbe riformulata, attenzionata da un’altra prospettiva, sicuramente piu’ rispettosa dell’essenza del nostro approccio, che rimanda a quel costante processo di co-costruzione che consente di tenere in vita una relazione. Ci domanderemmo, dunque: ‘Che cosa fate insieme all’asino?’. Ed e’ proprio per rispondere a questa domanda-conclude l’introduzione del testo- che e’ nato il nostro piccolo libricino”.