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Mi sento attaccato dai miei compagni. Non c’è proprio rispetto per l’altro…

Ciao ho aspettato più di 12 ore al drive-in per poter fare un tampone, ho cominciato a stare male la settimana scorsa, con febbre molto alta. Fortunatamente il tampone è negativo, sarà stata probabilmente una influenza ma sono così arrabbiato con i miei compagni di classe perchè nonostante io fossi assente per una buona causa, loro non facevano altro che dire che io volevo saltare le interrogazioni e mettevo loro in difficoltà. Mi sento attaccato, preso in giro. Non c’è proprio rispetto per l’altro. Ma non riesco mai a rispondere a queste provocazioni perchè temo di fare peggio, ma forse più resto zitto e più loro alzano il tiro. Mi spaventa essere cattivi come loro però non so che fare…

Anonimo


Caro Anonimo, 
comprendiamo la tua rabbia e capiamo quanto effettivamente tu possa essere “deluso” dell’atteggiamento dei tuoi compagni di classe  che probabilmente non hanno dato il giusto peso alla tua influenza credendo appunto che tu in un certo qual modo volessi solo evitare la scuola. In questo momento storico ci sono diverse modalità per affrontare questa pandemia e tra questi ci sono anche atteggiamenti negazionisti e svalutativi. Pensi che fosse questo il pensiero dei tuoi compagni o anche prima della pandemia ti sentiva preso di mira?…
Non sempre è facile entrare in gruppo e sentirsi parte integrante. A volte si creano leader negativi, a volte non si hanno interessi da condividere e questo rende difficile anche un dialogo. Come era il tuo vissuto all’interno della classe prima della pandemia? Magari questo elemento potrebbe aiutare meglio a capire il tuo vissuto di rabbia e anche quali strategie mettere in campo. Ci sono molti modi per rispondere e non necessariamente va utilizzare la stessa intensità nelle risposte. Farsi rispettare non vuol dire essere cattivi, ma difendere il proprio spazio. L’ironia ad esempio è uno strumento importante nelle relazioni, oppure si potrebbero anche lasciare perdere certe provocazioni e dargli il giusto peso. Magari se in classe c’è qualcuno più affine a te, potresti cominciare a confrontarti con lui e avere anche un giudizio esterno.
Nel caso in cui tu ne senta ancora il bisogno torna a scriverci, magari anche per farci sapere se le cose si sistemano.
Un caro saluto!