Magda Di Renzo, Gianni Carbone, Rosaria Ferrara e Federico Paino
Incontrano
Gianfranco Vitale
Le persone con autismo, diventando adulte, scompaiono dall’immaginario collettivo e spesso anche dall’attenzione di medici e ricercatori. Perdono «l‘identità diagnostica» e «l’identità sociale»; cambiano i loro «interlocutori della cura» e i «contenitori istituzionali» e acquisiscono quella che l’Autore definisce «l’identità invisibile», come espressione di disuguaglianza e di disparità sociale nell’utilizzo di risorse e di servizi, ma soprattutto come espressione di diminuita qualità di vita.
GIANFRANCO VITALE, nato a Catanzaro nel 1949, dopo essersi laureato in Scienze Politiche all’Università di Roma si trasferisce a Torino dove, a partire dal 1976, inizia l’attività di docente di scuola media superiore.
È autore del Progetto per l’Integrazione Scolastica dei Minori Autistici (2005) e dei seguenti libri:
Io e Gabriele (Pellegrini Editore, 2002), Il silenzio intorno (Ananke, 2006), Mio figlio è autistico (Vannini, 2013).