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La paura nello zaino

Dal trauma all’angoscia, la scuola come luogo di condivisione e sostegno

di: Federico Bianchi di Castelbianco
Magda Di Renzo

Non si deve permettere, di fronte ai vissuti traumatici che coinvolgono intere comunità, che il dolore dei minori si trasformi in angoscia. Occorre accogliere e alleviare le loro paure, rendere possibile la condivisione dei vissuti e delle relative sofferenze, aiutarli nell’elaborazione del lutto per sostenerli nel superamento del trauma tramite la collettività scolastica e all’interno di essa.
È questa la finalità dei progetti messi in atto – il nucleo di questo libro – per fronteggiare le emergenze psicologiche scaturite dai vissuti traumatici quali terremoti, disastri ambientali, la violenza sui minori, il degrado socio-culturale, la non facile presa di consapevolezza della tratta degli esseri umani e, infine, dell’Olocausto, una delle pagine più buie della storia dell’umanità.
Il volume documenta, attraverso i contributi di studenti, dirigenti scolastici e docenti, la modalità di intervento, efficace e innovativa, nelle situazioni emergenziali.
Come risulta evidente dalle esperienze riportate, è necessario partire dagli insegnanti, dal loro ruolo di educatori, di bussole imprescindibili per la crescita dei loro alunni, rendendoli – come adulti referenti – gli artefici del far fronte ai traumi e, in generale, alle esperienze sfavorevoli vissute in età infantile.
Nelle situazioni emergenziali e nei contesti difficili, la scuola riscopre i suoi punti di forza e si conferma il luogo fisico e psicologico da cui ripartire e dove ritrovare se stessi nell’interazione e nella condivisione con gli altri.
Lo dimostrano le parole dei ragazzi e delle ragazze, che hanno raccontato le loro storie e i disegni dei bambini e delle bambine che, con la «profonda semplicità» tipica della loro età, non hanno più voluto tenere la paura nello zaino.