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Autismo, a ottobre a Roma laboratorio per ‘Autonomie adolescenti’

Associazione ‘Fiori d’acciaio’: Colmiamo vuoto su attività dai 12 anni in su

L’adolescenza è un’età difficile, soprattutto se a viverla sono ragazzi con disturbi dello spettro autistico che “in questa fase della vita non hanno alternative. Le famiglie trovano un vuoto dopo i 12 anni di età dei figli e a seguirli sono soprattutto bebysitteraggi, insegnanti di nuoto, tutor per gli apprendimenti, tutte attività che non hanno finalità terapica. Il nostro intento è offrire un aiuto psicoterapico, sia attraverso il progetto di ‘compagno adulto per l’autismo’ che con attività laboratoriali ad hoc”. Eugenia Cassandra, fondatrice presidente e responsabile dei progetti dell’associazione ‘Fiori d’acciaio’, motiva così la partenza ad ottobre a Roma del nuovo laboratorio ‘Crescere con l’Autismo’ per lavorare sulle autonomie dell’adolescente con disturbi dello spettro autistico.

‘Crescere con l’Autismo’ è un laboratorio aperto ad adolescenti con autismo dai 14 ai 18 anni e alle loro famiglie. “Gli incontri si terranno da ottobre a giugno, i ragazzi si incontreranno presso la nostra sede di via Paolo Paruta 3 (Zona Furio Camillo) tutti i martedì alle 16- precisa Cassandra- mentre i genitori si riuniranno il sabato mattina una volta al mese”.

L’obiettivo dell’iniziativa è offrire ai partecipanti uno spazio di socializzazione e condivisione in piccoli gruppi, migliorare le autonomie personali, lavorare sulle emozioni, sostenere lo sviluppo corporeo e sessuale dei ragazzi, offrire ai genitori uno spazio di riflessione e confronto. “Abbiamo avuto una grande richiesta per i ragazzi da 12 ai 14, che non hanno nessuna offerta al momento, e organizzeremo i gruppi di lavoro in base alla gravità del disturbo e in sintonia con tutte le disposizioni di sicurezza che saranno previste in autunno”, puntualizza la psicoterapeuta dell’età evolutiva e psicoanalista Cipa Iaap.

Cosa fa il compagno adulto nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico? “Il compagno adulto è uno psicologo che lavora entrando nella vita dei ragazzi- spiega Cassandra- quindi l’intervento è sempre psicoterapico e si basa sul fare insieme, piuttosto che sul rapporto dialogico in seduta. Nell’autismo si gioca, si prepara il pranzo, si cerca di capire quali sono le aree in cui lavorare e lo si fa insieme e in rete con la scuola e i professionisti. È un lavoro più integrato”. L’Istituto di Ortofonologia (IdO) è il referente scientifico del laboratorio. Per informazioni sulle modalità di partecipazione e sull’attivazione dei gruppi è possibile contattare lo psicologo, psicoterapeuta e referente del progetto dott. Daniele Giovannetti chiamando al 32870 63 215.